Giancarlo Giorgetti il braccio destro di Salvini: sì al governo Lega-M5s
Nell'ipotesi di un governo Lega-M5s la questione della leadership non è risolta: Matteo Salvini o Luigi Di Maio? Difficile dirlo. Quindi, a una settimana dall'inizio delle consultazioni del presidente della Repubblica (cominceranno il 3 aprile) i candidati preferiscono stare sui programmi. Silvio Berlusconi vuole che il prossimo premier "sia indicato dal centrodestra, la coalizione che ha preso più voti e che ha dimostrato compattezza, intelligenza e rispetto degli elettori". E da parte di Beppe Grillo c'è stata la benedizione del leader della Lega: "Salvini è uno che quando dice una cosa la mantiene, il che è una cosa rara". Leggi anche: Giorgia Meloni ora è all'angolo, il retroscena e la crisi pazzesca: pronta alla mossa estrema E ieri domenica 26 marzo, Giancarlo Giorgetti, riporta il Corriere della Sera, durante il Faccia a faccia di Giovanni Minoli in onda su La7, ha aperto in modo "parziale" al programma pentastellato quando dice che "il reddito di cittadinanza andrebbe declinato in un altro modo" e che "di certi temi come lo ius soli con i grillini è meglio non parlarne più perché non sono di attualità". Mentre la Lega ha "tre priorità irrinunciabili: un atteggiamento diverso dell'Italia in Europa, il tema dell'immigrazione con una politica di rigore, la flat tax o comunque una politica di incentivi fiscali al lavoro e alla produzione". Eppoi c'è la legge Fornero che secondo Giorgetti "è servita a placare i mercati ma ha creato un'ingiustizia sociale, in qualche caso eccessivamente pronunciata". E infine, su un suo ipotetico incarico per la formazione del governo come "mediatore": "Io sono utile ma non voglio apparire... Io gioco in porta, altri fanno il centravanti. E poi nessuno mi conosce, nessuno mi voterebbe". "Immagino che sarà Salvini l'incaricato".