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Mara Carfagna: "Il M5s non può non dialogare con Silvio Berlusconi"

Cristina Agostini
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"Il mio obiettivo sarà cercare di rendere più trasparenti e più efficienti le istituzioni affinché siano in grado di rispondere alle esigenze di un'Italia che ha cambiato pelle. Senza slogan o demagogia". Mara Carfagna, neo vice presidente della Camera, in una intervista a il Messaggero, commenta la sua elezione - "È un incarico che mi onora. Sono grata ai colleghi e alle colleghe che mi hanno sostenuto, assegnandomi un ruolo così importante e delicato" - e rilancia su Forza Italia: "Deve recuperare protagonismo valorizzando i suoi uomini e le sue donne migliori. I gruppi saranno motori di proposte politiche ed è un grande vantaggio che siano guidati da due dirigenti politici competenti e di esperienza come Maria Stella Gelmini e Annamaria Bernini, che hanno fatto dell' impegno e della passione il loro valore aggiunto". Ora la missione del partito "cuore del centrodestra" è non farsi dettare "l'agenda da nessuno. FI non fa un passo indietro, non lascia ma raddoppia". Leggi anche: Carfagna, il trionfo alla Camera: è la vicepresidente più votata E ancora: "Ci hanno dato tante volte per morti e spacciati ma siamo sempre riusciti a cambiare pelle senza tradire la nostra storia, e grazie alla lungimiranza del presidente Berlusconi siamo riusciti a dare voce e rappresentanza a milioni di italiani". Ergo, nessun partito unico: "E' un' idea che non condivido. Il centrodestra è forte perché plurale. E il baricentro è nella sua anima moderata, liberale e riformista". E "non credo in un'Opa della Lega. Non si va da nessuna parte rubandosi pezzi di classe dirigente. Sarebbe un' operazione di corto respiro". Sul Movimento 5 stelle la neo vicepresidente della Camera dice: "Io paura del M5S. La mia paura è lo stallo, l'ingovernabilità. Ci vuole responsabilità da parte di tutti, "Silvio Berlusconi non ha certo bisogno di essere legittimato. E' stato votato da quasi 5 milioni di italiani. Non possono rifiutare il dialogo con chi è stato votato dai cittadini. Il gioco dei veti è pericoloso è infantile. Gli italiani chiedono stabilità e governabilità".  

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