Berlusconi apre al Pd
Roma, 20 apr. (AdnKronos) - "Concretamente il centrodestra potrebbe avere degli accordi con i parlamentari dei gruppi misti e anche con degli esponenti del Pd". Silvio Berlusconi è in Molise per le regionali. Il giorno dopo il fallimento del secondo round di consultazioni dell'esploratrice azzurra Elisabetta Alberti Casellati, il Cav cambia schema e guarda ai dem sottolineando che l'unica via di uscita dallo stallo attuale per il centrodestra è cercare in Parlamento i voti anche del Pd. A qualcuno suona come una chiamata a Matteo Renzi. Il leader azzurro lancia così un messaggio preciso agli alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, chiedendo loro di far cadere il 'veto' su intese programmatiche con una forza responsabile come i Dem. "Sono contrario al no deciso che dice la Lega e che dice Fratelli d'Italia -dice l'ex premier ai microfoni di 'L'Aria che tira' su La7- alla possibilità di aprire un discorso sul programma con il Partito democratico", che, "invece, dal punto di vista della responsabilità e della democrazia, ritengo sia anni luce davanti ai cinque stelle". "M5S non è un partito democratico, sono un pericolo per il Paese, va evitata la loro presa del potere", tuona l'ex presidente del Consiglio, spiegando in pubblico quello che va dicendo in questi giorni in privato, anche ieri: non possiamo fidarci di Di Maio, la verità è che non vogliono fare un governo con noi, è inutile che Salvini continui a trattare con loro. Berlusconi, raccontano, ribadisce quella che è sempre stata la sua linea, fortemente sponsorizzata da Gianni Letta: no appoggio esterno ai cinque stelle, nessun passo indietro o di lato, riconoscimento della sua legittimazione politica e unico modo per dare un governo stabile al Paese è quello di trovare i voti in Parlamento, magari con 'Salvini esploratore' in qualità di candidato premier della coalizione, coinvolgendo tutte le forze responsabili, a cominciare dal Pd. In caso di fallimento anche di questo tentativo, riferiscono le stesse fonti, il presidente di Fi 'vede' sono un governo del presidente, con tutti dentro.