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Governo, se fallisce Pd-Ms5 sarà accordo Berlusconi-Renzi e Zaia presidente

Matteo Legnani
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Il progetto di governo Pd-5 Stelle non passerà. Lo dice Berlusconi, lo dice Salvini, lo dicono pure i numeri che il prossimo 3 maggio verranno messi sul tavolo alla direzione Pd: su 209 componenti, i renziani (che salvo sorprese clamorose dell'ultima ora voteranno contro l'accordo per restare all'opposizione) nel controllano un'abbondante maggioranza: 128. Se così sarà se cioè il mandato affidato a Roberto Fico non porterà... a un fico, l'ipotesi più probabile è che Sergio Mattarella predisponga le condizioni per un governo "del presidente". E qui, secondo molti osservatori e secondo quanto riporta anche Italia Oggi, potrebbero rientrare in gioco due apparente sconfitti di questi primi due mesi di trattative per il governo: Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Ai quali il capo dello Stato potrebbe affidare il compito di costruire un governo centrodestra-Pd renziano, che avrebbe i numeri in Parlamento, vista la "truppa" che il segretario dem ha fatto eleggere alla Camera e al Senato scegliendo lui stesso tutti i candidati nei collegi uninominali. Italia Oggi suggerisce che per far digerire a Matteo Salvini, sicuramente uscito personalmente indebolito dal flop della sua trattativa coi 5 Stelle, il "rospo" di quello che assomiglierebbe a un "Nazareno-bis", Berlusconi potrebbe offrire la premiership di un siffatto esecutivo a un fidatissimo del leader leghista: o Giancarlo Giorgetti o, novità, Luca Zaia. Leggi anche: Berlusconi, scherzetto a Salvini: vuole Zaia premier per fare l'accordo col Pd?

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