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"Ho perso elettori ma almeno...". Berlusconi "e la gnocca", cosa gli sfugge con gli amici leghisti

Cristina Agostini
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«Ho preso meno voti di voi ma avete visto quanta gnocca c'è in Forza Italia?». Venerdì sera, birreria Spiller di Trieste. Silvio Berlusconi non ha ancora incrociato Matteo Salvini (succederà da qui a poco, all'Harry's Bar) ma si siede per una decina di minuti a una tavolata di parlamentari leghisti del Piemonte, arrivati in città per sostenere l'aspirante governatore Massimiliano Fedriga: ci sono i deputati Molinari, Tiramani, Giglio Vigna, Gastaldi, Cristina Patelli e i senatori Bergesio e Pianasso. Leggi anche: Travaglio entra nel letto di Silvio Berlusconi: cosa faceva con Sabina Began Il Cavaliere ha appena cenato con una cinquantina di fedelissimi, ma è carico e in forma: insieme a Licia Ronzulli raggiunge la compagnia del Carroccio e parla a tutto campo. «Ragazzi, posso sedermi?». Il primo sfogo è contro i grllini che «non hanno mai lavorato in vita loro e adesso si ritrovano con 14mila euro al mese. Non hanno mai visto una cifra simile! Secondo voi queste persone hanno voglia di tornare a casa?». Ecco, al di là dei soliti giudizi - sprezzanti - nei confronti dei pentastellati, Berlusconi ribadisce la strategia. Perché secondo lui «Salvini deve fare il premier», ma è davvero convinto che Matteo possa andare in Aula al buio, sperando di rastrellare i voti necessari per la Fiducia. Voti che arriveranno, garantisce, perché «nessuno ha voglia di elezioni anticipate». D'altronde, aggiunge il leader di Forza Italia, «anche Mattarella non desidera il voto». E quindi «basterà fare un bel governo di centrodestra capace di realizzare tre obiettivi. Flat tax, controllo dell' immigrazione e modifica della legge Fornero». La pattuglia di leghisti prende nota e non fiata: non tanto per timidezza o diffidenza, ma perché il Cavaliere è un fiume in piena. Interromperlo è impossibile. Mentre Silvio è seduto al tavolo della birreria, le diplomazie di Carroccio e Forza Italia lavorano per favorire l' incontro con Salvini, che da lì a poco si materializzerà sul posto. Ma il Cavaliere sarà già uscito: il faccia a faccia avverrà in un altro locale. «Non dobbiamo rompere il centrodestra» ripete Berlusconi, che in Friuli Venezia Giulia vuole tamponare l'emorragia di consensi verso la Lega. «Guardate che Salvini deve provarci davvero, a fare il premier» ha aggiunto il leader forzista ai parlamentari alleati, anche se il capo dello Stato non sembra intenzionato a concedere preincarichi senza certezze. Politicamente, c'è un altro problema grosso così. Perché mentre il segretario leghista tiene ancora aperta la porta a un accordo col Movimento 5 Stelle, Berlusconi non ne vuole sapere: «Lasciamoli perdere!» tuona. E chissà se, ad alimentare l' ennesimo sfogo berlusconiano contro il M5S, ci sono state anche le parole di Di Maio sul conflitto d' interesse. Poche ore prima del tornado-Berlusconi a Trieste, Paolo Liguori aveva già provveduto a smentire il capo politico dei 5Stelle, giurando di aver ascoltato rassicurazioni dall' aspirante premier grillino che «aveva detto che non avrebbe mai toccato Mediaset». Rassicurazioni che, attraverso ambasciatori qualificati, erano state ribadite a Forza Italia anche qualche settimana fa. Nel bel mezzo delle trattative tra il centrodestra e il Movimento 5 Stelle. Ma poi non erano caduti i veti grillini sul ruolo politico dell'uomo di Arcore, e l'ex premier se l' è legata al dito. «I grillini non hanno mai visto tanti soldi E voi, avete visto quanta gnocca in Forza Italia?». Berlusconi saluta e se ne va. I parlamentari leghisti lo descrivono «lucido e tonico». Da qui a poco, ci sarà l'abbraccio con Salvini. di Matteo Pandini

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