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Silvio Berlusconi, fedelissimi spaccati: cosa pensano Confalonieri, Galliani e Letta di Salvini e Di Maio

Giulio Bucchi
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Un retroscena clamoroso su Fedele Confalonieri, un ribaltone storico. "Bisogna essere giovani per fare le rivoluzioni", ha detto un mese fa il presidente di Mediaset a Silvio Berlusconi e agli altri suoi fedelissimi, in uno dei tradizionali pranzi del lunedì ad Arcore. Non era una battuta: letta oggi, era l'anticipazione del suo insospettabile via libera al governo dei due rivoluzionari, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il Confa è sempre stato il più governista dei governisti, nell'inner circle del Cavaliere. E forse, quando ha capito che l'alternativa all'esecutivo Lega-M5s era il ritorno al voto immediato, evidentemente ha cambiato idea. Leggi anche: Bomba Fidel, "Silvio ti dico io chi è il tuo erede" Secondo il Corriere della Sera, che ha riportato il suo verdetto, la posizione di altri due storici consiglieri dell'ex premier sono in antitesi. Adriano Galliani non ha ancora digerito il sorpasso della Lega su Forza Italia ("Ogni volta che pensa al risultato del 4 marzo impreca come rivedesse la finale di Champions persa dal Milan rimontato dal Liverpool", ironizza Francesco Verderami) mentre Gianni Letta, e questa è cosa nota, tifa per la rottura da Salvini, con prospettiva di un nuovo quadro politico che possa rimescolare le carte.

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