Matteo Salvini e Luigi Di Maio, lo sfregio del Quirinale: "I consiglieri di Mattarella sospettano che..."
Il presidente Sergio Mattarella è già "in trincea". Così lo definisce Ugo Magri sulla Stampa e l'immagine dà l'idea del clima di tensione che si respira al Quirinale nel giorno che potrebbe vedere nascere il governo di Lega e M5s. Addirittura, scrive il quotidiano torinese, "alcuni suoi consiglieri sospettano che qualche protagonista non veda l'ora di tirarsi indietro, preoccupato dal grande passo, e magari coltivi la tentazione di rompere in extremis scaricandone la colpa sul Quirinale". Leggi anche: La vera preoccupazione di Salvini: Il rapporto con Mattarella, iniziato male e ora... Dubbi pesantissimi che rischiano di inquinare anche i passaggi formali e istituzionali delle prossime ore. Innazitutto, Mattarella non parlerà dei ministri (il nodo è soprattutto il possibile titolare dell'Economia, l'anti-euro Paolo Savona) con Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i due capi-delegazione che saliranno al Colle nel pomeriggio, ma solo con l'uomo a cui affiderà l'incarico di premier con riserva, con ogni probabilità il professor Giuseppe Conte. Altro che "mero esecutore" del contratto di governo, come incautamente l'ha spacciato per giorni il leader grillino: premier e dunque guida dell'esecutivo, con il compito di sottoporre al presidente la lista dei ministri e di discuterla con il Capo dello Stato in prima persona E nel caso, cambiare in corsa nomi e poltrone.