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M5s, Paola Nugnes avverte Luigi Di Maio e Giuseppe Conte: "Voto la fiducia, poi vedremo"

Giulio Bucchi
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"Voto di fiducia, poi vedremo il resto". Nel giorno del via praticamente ufficiale al governo di M5s e Lega con Giuseppe Conte premier, è la senatrice grillina Paola Nugnes a paventare un futuro assai incerto per un esecutivo che proprio a Palazzo Madama dovrà fare i conti con numeri ballerini.  Leggi anche: "Gli 8 senatori grillini che faranno cadere il governo". Nomi o cognomi Intervistata dal Corriere della Sera, la pasionaria napoletana dei 5 Stelle non nasconde la sua carica ideologica e velleitaria. "Personalmente a livello nazionale avrei portato avanti un movimento di opposizione popolare con alle spalle i movimenti dei cittadini. Per la rivoluzione culturale si sarebbe potuto partire dalla base e soltanto in un secondo tempo si sarebbe dovuto puntare al governo del Paese, quando le condizioni sarebbero state più congeniali. Però le devo aggiungere un' altra cosa". Marxismo-leninismo-grillismo a parte, la Nugnes si definisce però anche molto pragmatica: "Bisogna ringraziare chi sta cercando di far nascere un esecutivo perché così si impedisce di riconsegnare il Paese al centrodestra, a Silvio Berlusconi e ad Arcore. Il Parlamento in questa legislatura resterà centrale, anzi ritroverà una sua centralità dopo anni in cui ha solo preso atto delle decisioni del governo". La nuova Bertinotti in salsa 5 Stelle però si prepara a dare battaglia a Luigi Di Maio e Matteo Salvini, alla faccia di un governo "blindato" e senza franchi tiratori. Innanzitutto, la Nugnes non manda giù la linea pro-Tav della Lega: "Sono dei nodi che vanno sciolti perché anche i leghisti si sono dichiarati contrari a tutte le opere inutili". Vicina a Roberto Fico, "ala sinistra" del Movimento, la senatrice è assai critica con Salvini anche sulla linea dura anti-immigrati, anche se fa la morbida sul caso-curriculum di Conte ("Un giurista di qualità, va tutto chiarito ma sono convinta che sia tutto una bolla di sapone") ma non nasconde il suo sogno, Di Maio premier: "È chiaro che avrei preferito Luigi. Conte sarà una bravissima persona ma neanche lo conosco personalmente".

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