Matteo Salvini, il brutto sospetto di Luigi Di Maio e M5s: "Lo fa apposta". Hanno visto i sondaggi, panico
"Su questa storia di Paolo Savona tirerò dritto fino in fondo". Da giorni Matteo Salvini lo ripete a tutti e Sergio Mattarella ne ha dovuto prendere atto: o il presidente dirà sì al ministro dell'Economia proposto da Lega e M5s, o il rischio concreto è quello del ritorno al voto. Leggi anche: Rincorsa forsennata, fino a dove si spinge la Lega nei sondaggi Soprattutto, però, pare averne preso atto con malcelata insofferenza anche Luigi Di Maio. Al di là delle formule ufficiali (il pieno sostegno a Savona ministro), tra i grillini nelle ultime ore starebbe strisciando un sospetto: il muro contro muro su Savona sarebbe solo strumentale. Offrirebbe cioè a Salvini l'alibi per rovesciare il tavolo, mandare all'aria il governo e l'alleanza (casuale e scomoda) con i 5 Stelle e passare all'incasso degli elettori, presentandosi al voto come il leader del centrodestra nuovamente unito, prima opzione di governo del panorama politico italiano con in più l'asso da giocare dell'eurocomplotto contro i sovranisti. Non male. D'altronde, sondaggi alla mano, Salvini non fa conti sbagliati: agli amici assicura che se si votasse oggi prenderebbe il 60%. Esagerato, ma la Lega attualmente viaggia intorno al 25%, con il tetto del 30% nel mirino. E chissà che, in un quadro nebuloso con i 5 Stelle che per forza di cose diventeranno l'alternativa "di sinistra" al Carroccio, non riesca a drenare voti proprio a Di Maio. Da qui spiegato il terrore del Movimento, le frenate del pompiere Gigino, che fino all'ultimo proverà a mediare con il Colle per far partire il "suo" governo.