Sergio Mattarella, Carlo Cottarelli e l'indiscrezione: il clamoroso "tradimento dei ministri"
L'ultimo in ordine di tempo è Guido Tabellini all'Economia. I ministri eccellenti del governo di Carlo Cottarelli non ci sono ancora, di nomi ne girano parecchi (da Paola Severino a Raffaele Cantone, da Alessandro Pajno a Francesco Paolo Tronca) ma forse non ci sarà nemmeno l'esecutivo di tregua imposto da Sergio Mattarella al Parlamento. E secondo le voci di Palazzo dietro gli "approfondimenti" di cui ha parlato il premier incaricato per motivare la sua "fuga" dal Quirinale non prevista e senza incontrare i giornalisti ci sarebbe proprio qualche clamoroso rifiuto. Leggi anche: Sarà mica che,,, Il brutto sospetto su Mattarella, Cottarelli e i superministri Qualcuno che, contattato per far parte della squadra d'emergenza, avrebbe detto no alla missione impossibile: proporsi come ministro, andare alla fiducia come una vacca al macello, prendersi 0 (zero) voti al Senato, magari briciole alla Camera, restare in carica due mesi o poco più e sopportare in silenzio gli insulti di onorevoli ed elettori sarebbe stato troppo anche per stimati professionisti e tecnici con carriere prestigiose e pluri-decennali. Per di più, dietro la nomina di Mattarella ci sarebbe anche la clausola di "terzietà", che imporrebbe ai titolari di non potersi candidare alle prossime, comunque imminenti elezioni. Insomma, i tecnici si sarebbero bruciati per nulla: da qui alcune "indisponibilità". Si tratta ora di capire se, nottetempo, Mattarella riuscirà ad esercitare la già sua fragilissima moral suasion sui tecnici. Di certo è l'ultima cosa che ci si poteva aspettare, immaginando che il Colle avesse già preparato questo piano B in caso di fallimento della trattativa tra M5s e Lega. Due mesi che evidentemente non sono serviti a molto.