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Vittorio Feltri a Sergio Mattarella: "Signor presidente, che inutile manfrina"

Maria Pezzi
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Carlo Cottarelli mi sembra troppo intelligente per guidare sul serio un governo che difficilmente nascerà. Chi volete che in Parlamento gli dia il voto consentendogli di attivarsi? Non certamente i leghisti e neppure i grillini, silurati da Mattarella nel modo che sappiamo. Il premier incaricato potrebbe giovarsi dei suffragi di Berlusconi, pronto a tutto pur di non tornare subito alle urne, che però sono pochi e a malapena sufficienti a organizzare un torneo di tressette. Forse il Pd si inchinerà davanti all' uomo designato dal capo dello Stato e gli offrirà la miseria del proprio 18 per cento. Comunque ciò non basterà a Cottarelli per dimostrare a Mattarella di avere una maggioranza capace di durare più del tempo d' un sospiro. E allora a che cosa serve questa manfrina? A illudere gli italiani che un esecutivo alternativo a quello Salvini-Di Maio è ancora fattibile? Una pratica del genere sarebbe puerile. Per approfondire leggi anche: Vittorio Feltri, il consiglio a Salvini Il protagonista in questa fase è l' imbarazzo dei protagonisti della politica, la cui ingenuità rasenta la stoltezza. Non avremo quindi un nuovo ministero ed è sciocco perdere giorni allo scopo di dare fiato a un governino squilibrato e destinato a morire nella culla. Non so a cosa miri il Presidente, mi sfugge il senso del suo agire sconclusionato. Non siamo curiosi manco di scoprire quale sarà la lista dei responsabili dei vari responsabili di dicasteri. Saranno i soliti ingredienti della solita zuppa sciapa. di Vittorio Feltri

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