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Alfonso Bonafede, il neo ministro della Giustizia spaventa l'Italia: cancellare la prescrizione

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Matteo Legnani
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Lui un manettaro, un giustizialista? Macchè. Rispondendo ai giornalisti in Transatlantico, ieri il neoministro della Giustizia Alfono Bonafede ce l'ha messa tutta per smontare quello che definisce "un luogo comune", una cosa "totalmente campata in aria". Peccato che lui stesso, come riporta il quotidiano Il Tempo, avesse detto che "i magistrati vanno ascoltati per scrivere le leggi in maniera corretta", ovvero che le leggi le devono fare i magistrati; o che il 29 settembre dello stesso anno abbia affermato che in caso di condanna, anche solo in primo grado, "il politico deve essere sospeso dalle sue funzioni". Più recente, ma forse più notevole delle altre, è poi la proposta di interrompere la prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Garantista, non c'è che dire. Soprattutto in un Paese come l'Italia dove i processi durano una eternità e accade assai di frequente che sentenze di primo grado vengano poi ribaltate in Appello e poi magari ancora in Cassazione. Leggi anche: Alfono Bonafede ministro horror: la telefonata a Davigo e la chiamata a Di Matteo

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