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Giuseppe Conte, la guerra delle stanze a Palazzo Chigi: braccato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio

Davide Locano
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È già stata ribattezzata la guerra delle stanze, ed è l'ultimo fronte sul quale si confrontano Matteo Salvini e Luigi Di Maio. È infatti consuetudine, a Palazzo Chigi, che i vicepremier occupino il terzo piano (all'epoca in cui Gianfranco Fini e Marco Follini affiancarono Silvio Berlusconi, accadde così, ricorda Il Messaggero). Ma ora pare che nella sede del governo sia scoppiato una sorta di allarme: M5s e Lega vogliono cambiare la prassi. Già: sia Salvini sia Di Maio hanno chiesto di essere sistemati al primo piano, nell'ala più antica di Palazzo Chigi. E, soprattutto, a fianco delle stanze riservate al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Leggi anche: Conte non conta. Di Maio ordina: "No". Lui esegue Insomma, entrambi vogliono "braccare" il premier per avere una visione completa del suo operato. Una circostanza che non farà altro che acuire i sospetti di chi sostiene che Conte goda di ridottissimi margini di autonomia. Tecnicamente, quelle stanze, di solito vengono occupate dall'ufficio stampa personale del premier e dal sottosegretario, in questo caso Giancarlo Giorgetti. "La distribuzione delle stanze è diventata complicata", ammette una fonte interna a Palazzo Chigi citata sempre da Il Messaggero. Complicata, così come lo è la vita del Conte premier, "schiacciato" e seguito da vicinissimo dai due leader.

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