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Marco Minniti: "Immigrati, Matteo Salvini ci consegna a chi vuole lasciarli in Italia"

Cristina Agostini
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"I populisti predicano l'immigrazione zero sapendo perfettamente che non è realizzabile. Diffondono l'idea che non sia possibile essere umani e sicuri allo stesso tempo. Una vera democrazia è in grado di conciliare le due cose. L'Italia si avvia invece verso l'ignoto" e "il passo dall'ignoto al salto nel buio può essere breve". Marco Minniti in una intervista a Repubblica attacca il neo ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Bisogna combattere i trafficanti d'uomini non i richiedenti asilo in fuga dalla violenza. Dov'è la pacchia di cui parla Salvini?". Leggi anche: "Clandestini, preparate le valigie". Facci svela il piano di Salvini: quanti immigrati rimanda a casa Per l'ex titolare del Viminale, per contenere gli sbarchi, bisogna continuare a intrecciare "delicatissimi rapporti diplomatici nel Mediterraneo. Ma di Mediterraneo Salvini non parla. Ho sentito invece che parla di Ungheria, Austria, di Orban, di Visegrad..." e allearsi con questi "comporta diventare l'hot spot dell'Europa, esattamente come vuole il gruppo dei Paesi dell'Europa centrale del patto di Visegrad. Ci stiamo consegnando mani e piedi al loro progetto di ridurre l'Italia a centro di controllo unico dei flussi migranti provenienti dall'Africa". E ancora, affonda Minniti: "Salvini dice di voler creare Cie in tutte le regioni d'Italia: lo informo che i Cie non esistono più e che se vuole riaprili dovrà farlo con una legge dello Stato. Per non parlare di quella boutade che vuole i centri d'accoglienza come prigioni da cui i richiedenti asilo non potrebbero uscire. Si violerebbe qualsiasi diritto e le norme dell'Onu. Ma del resto Salvini ci ha abituato a scivolate peggiori...".  

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