Nave Aquarius, parla Franco Frattini: "L'Unione europea non può impedire a un Paese membro di chiudere i suoi porti"
E' stato per due volte commissario europeo, poi ministro degli Esteri. Insomma, Franco Frattini è uno che conosce come pochi l'Europa e i meccanismi che regolano i rapporti tra i Paesi all'interno della Ue. E in una intervista al quotidiano Italia Oggi dice di non vedere cosa ci sia di strano nella decisione adottata domenica scorsa (e ribadita oggi) da Matteo Salvini che, in qualità di ministro dell'Interno, ha chiuso i porti italiani all'attacco prima della nave Aquarius e poi a quelle delle Ong straniere che traghettano i migranti dall'Africa. Dice l'ex titolare della Farnesina che "l'Unione eiropea non è mai intervenuta su analoghe misure francesi, spagnole, maltesi e anche italiane negli scorsi 10-15 anni. E non l'ha fatto perchè questa non è materia sulla quale la Ue possa dettare regole. Ogni Stato può valutare o prendere provvedimenti sulla base delle eventuali condizioni di crisi che si trova a fronteggiare, proprio come ha fatto l'attuale governo italiano". In questo caso, prosegue Frattini, "Salvini in base alle informazioni in suo possesso deve aver saputo che eravamo in vista di tre-quattro sbarchi in poco tempo e ha valutato che il veto all'Aquarius fosse un gesto 'esemplare' dalla forte valenza politica". Quanto a Macron e alla Francia, che hanno accusato l'Italia di cinismo e irresponsabilità, Frattini ricorda che "quando il governo Gentiloni esortò la Francia ad assumersi le sue responsabilità, Macron, che era da poco stato eletto, fece un summit a Parigi dicendo che l'Italia non poteva essere lasciata sola. Tempo una settimana, però, e chiuse i suoi porti. E' la Francia, più della Spagna, ad essere chiamata ad una corresponsabilità m perchè i 'casi Aquarius' in estate aumenteranno e l'unica cosa che servirà sarà quella di un coordinamento europeo non solo della distribuzione dei migranti, ma nell'organizzazione degli sbarchi". Leggi anche: Franco Frattini: "Io ministro in un governo Salvini? Aspettiamo..."