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Milena Gabanelli, la giornalista detta la linea al M5s: "Ecco cosa dovreste fare con gli immigrati"

Gino Coala
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A sentir parlare di immigrazione e accoglienza Milena Gabanelli, più di un grillino potrebbe chiedersi per quale motivo non ci sia la giornalista del Corriere della sera al posto dell'evanescente Luigi Di Maio. Intervistata dal Fatto quotidiano, la giornalista star dei grillini sembra avere almeno le idee più chiare del leader pentastellato, così come già da un anno continua a ripetere, quando suggeriva: "alle Ong di fare un gesto dimostrativo per rimettere la questione sul tavolo di Bruxelles, in un periodo in cui in Sicilia ci sono stati fino a 8000 sbarchi in tre giorni, nella totale indifferenza dell'Europa". Leggi anche: Gabanelli, la verità inquietante sugli zuccheri: perché fanno malissimo Alla linea antieuropeista di Salvini, la Gabanelli risponde con una posizione più dialogante, ma senza nascondere una serie di punti in comune, come per esempio: "Costruire centri in zone 'sicure' nei Paesi d'origine mi convince di più che nei Paesi di transito, come la Libia, ma vale anche per Egitto e Tunisia". E anche lei spera in una rapida ricostruzione della sovranità libica: "Non tanto per creare un 'tappo', ma perché dalla stabilizzazione della Libia abbiamo solo da guadagnare". Con il M5s in piena crisi di identità, per non parlare del disorientamento totale di Di Maio, la Gabanelli prova a regalare qualche consiglio: "Reimpostare il piano di accoglienza, battersi sugli accordi di Dublino, introdurre il tema delle quote per i migranti economici, in modo che possano partire in sicurezza, e regolarizzare chi è già sul nostro territorio. È più utile e meno costoso... Insomma, cercare di 'spegnere' un'emergenza strumentalizzata in chiave antieuropeista, e fare squadra a Bruxelles, in modo meno ipocrita, sullo sviluppo dell'Africa".

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