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Giuseppe Conte, legittima difesa: "Non daremo incentivi a farsi giustizia da soli"

Cristina Agostini
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"Non daremo incentivi a farsi giustizia da soli, ad armarsi tutti o a sostituire la difesa delle forze dell'ordine con l'autodifesa personale". Giuseppe Conte in una intervista a Il Fatto quotidiano si schiera contro la legittima difesa, cavallo di battaglia della Lega, tanto da essere inserita nel "contratto" di governo Lega-M5s: "Io personalmente ritengo che possedere un'arma e tirarla fuori esponga addirittura, in certe circostanze, a rischi maggiori". Leggi anche: "Questo sembra un ministro del governo Monti...". Retroscena bomba sul governo: chi è il "soldato T." Il presidente del Consiglio spiega poi di aver sempre votato centrosinistra: "Non gioisco affatto per le difficoltà del Pd e della sinistra in generale. Un'opposizione forte aiuta i governi a sbagliare meno e li sprona a fare meglio" e sui rapporti coi due alleati spiega: "Faccio da ponte. Poi, non avendo problemi coi sondaggi, non bado alle percentuali di consenso personale.   Sulla questione immigrati, continua Conte, sarebbe necessario un "gabinetto o comitato di crisi sotto l'egida della Commissione Ue, che poi si faccia mediatrice con i governi" per la distribuzione dei migranti e la proposta è stata avanzata in una lettera inviata a Juncker e Tusk. Nessuno scontro con Matteo Salvini: "Parla per noi la nostra politica, finalizzata a ridurre le partenze e dunque i morti in mare. Se poi altri Paesi extraeuropei accetteranno di creare non hotspot ma centri di protezione per esaminare le richiesta d'asilo, i veri profughi potremo portarli direttamente noi, con corridoi umanitari, stroncando il traffico degli scafisti".  

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