Cdp, c'è l'intesa
(AdnKronos) - Fumata Bianca a Palazzo Chigi per le nomine di Cassa depositi e prestiti. A quanto si apprende da fonti del governo, l'intesa è arrivata dopo un vertice, appena terminato, a cui hanno preso parte il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio, il ministro per l'Economia Giovanni Tria e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti. Ieri la riunione convocata da Conte era stata "rinviata per impegni". La convocazione era arrivata dopo il nulla di fatto di mercoledì per le nomine alla Cassa depositi e prestiti, la società per azioni controllata per circa l'86% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per il 14% circa da diverse fondazioni bancarie. La nomina per l'attuale vice presidente Bei Dario Scannapieco e Fabrizio Palermo, in pole per la poltrona rispettivamente di ad e di direttore generale, non c'è stata. Sulla vicenda, Luigi Di Maio ha spiegato che nel governo "non ci sono contrasti". "Semplicemente - ha chiarito il vicepremier - stiamo cercando di trovare i migliori su Cdp, il nostro obiettivo è trovare i migliori. Se per trovarli c'è una discussione nel governo, ben venga la discussione. L'importante è che tutto quello che facciamo sia un compromesso al rialzo e non al ribasso". Poi, commentando le indiscrezioni della stampa sui disaccordi con il ministro Tria, Di Maio ha sottolineato: "Non abbiamo mai assolutamente chiesto le dimissioni del ministro dell'Economia".