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Alessandro Rivera, Bechis svela chi è l'uomo promosso dal governo: il passato e lo scandalo Etruria

Gino Coala
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Dopo il primo round sulla trattativa per le spartizione delle poltrone tra governo e maggioranza Lega-M5s, è il ministro Giovanni Tria a portare a casa punti preziosi con la nomina che ha preteso a ogni costo. Costi pesanti in realtà, almeno per grillini e leghisti, costretti ad accettare uno come Alessandro Rivera alla direzione generale del Tesoro. Leggi anche: Le mani di Padoan sul governo: clamoroso al ministero di Tria, il patto che rovina l'Italia Il ministro del Tesoro ha potuto godere della poltrona di Ad di Cassa depositi e prestiti con la scelta di Fabrizio Palermo. Una vittoria per un verso, una beffa se si considera chi sia l'uomo voluto da Tria al Tesoro. Come ricorda Franco Bechis sul Tempo, il dirigente è un quarantenne che può vantaare un curriculum di tutto rispetto, cresciuto proprio in via XX settembre fino a diventare responsabile della direzione Sistema bancario del Tesoro. Ed è proprio l'ultimo ruolo ricoperto al Tesoro a creare non pochi imbarazzi tra grillini e leghisti. Rivera è stato infatti quel dirigente che ha seguito e aiutato a nominare, tenendo i rapporti con la commissione europea, tutte le drammatiche crisi bancarie di questi anni. I casi più scottanti, i grandi cavalli di battaglia di Di Maio e soci, sono passati dalla sue mani: da Mps al decreto di risoluzione di Banca Etruria, CariFerrara, CariChieti e Banca Marche, che fece perdere in un attimo centinaia di milioni di euro ai risparmiatori.

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