Augusto Minzolini e il golpe finanziario, la tragica profezia su Lega e M5s: "Sono nel fortino assediato e..."
Il governo sta già apparecchiando la tavola per il grande piatto dell'autunno: il golpe finanziario. Ne è convinto Augusto Minzolini, che sul Giornale polemicamente delinea i segnali di quelli che definisce "il grande Alibi" di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Grillini e leghisti, spiega il retroscenista, hanno una "voglia spasmodica di governare, ma anche la sensazione, o il timore, di non essere all'altezza, di non esser strutturati per far fronte ad una fase complessa e difficile". E dunque, continua Minzo ecco l'immagine del "fortino assediato": "Ci si stringe spalla a spalla, dimenticando differenze, perché l'imperativo è resistere". I nemici pronti a colpire sono i "mercati, i poteri forti, le cancellerie, le istituzioni europee; tutti uniti contro l'esperienza più limpida e più riuscita (secondo i protagonisti) di sovranismo e populismo europeo". Leggi anche: Italia sotto attacco, torna la "manina". Chi ha scommesso in Borsa contro l'Italia Il guaio, mette in guardia l'ex senatore di Forza Italia, è che "se si evoca un evento, si rischia che si realizzi, che si creino le condizioni per cui accada: chi semina vento - dice il proverbio - raccoglie tempesta. E questo tanto più in quella realtà volatile, condizionata dal più piccolo umore e dal più recondito timore, che sono i mercati e la finanza". Di fronte a questo scenario, con una Lega grillizzata e un M5s leghizzato pur di non far cadere l'alleanza, non può finire che in disgrazia: "Pensi di andare verso Trump - è la tragica profezia di Minzolini -, ma in realtà fai rotta verso Maduro".