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Jesolo, dopo lo stupro del senegalese nel Pd impazziscono: "È tutta colpa di Salvini"

Gino Coala
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L'arresto del 25enne senegalese Mohamed Gueye, autore dello stupro ai danni di una ragazza di 15 anni sulla spiaggia di Jesolo, ha fatto scatenare i dirigenti del Partito democratico contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini. La teoria dei dem, ben oltre ogni fantasia, è che la colpa della violenza sia da attribuire al ministro, che non avrebbe provveduto - chissà se personalmente - all'espulsione dell'immigrato considerando che era anche irregolare. Leggi anche: Alessia Morani, la gaffe clamorosa sugli immigrati: "Musi neri" Ad aprire le schermarglie ci ha pensato la puntualissima Alessia Morani che sui social ha tuonato: "Mentre aspettiamo che la magistratura faccia il suo lavoro, Salvini che è ministro dell'Interno, che ha promesso 600 mila rimpatri (in 3 mesi doveva averne fatti 150 mila) dovrebbe spiegare perché questo immigrato irregolare è ancora in Italia". La parlamentare dem si è vista sorpassare però dalla genialità di Emanuele Fiano: "Salvini avevi assicurato che con te tutto cambiava. Purtroppo anche la tragica vicenda di Jesolo dimostra che facevi solo propaganda: spiagge sicure è solo un bluff". Secondo Fiano è tutta colpa addirittura della legge Bossi-Fini: "Questi sono i regali della destra al governo, compreso il trattato di Dublino firmato da voi che ha reso difficilmente controllabili i flussi migratori nel nostro Paese". A riportare tutti con i piedi per terra, come riporta il Giornale, ci ha pensato l'ex ministro leghista Roberto Calderoli, secondo il quale "gli orribili stupri commessi da immigrati criminali in questa nefanda estate e in quelle precedenti" sono responsabilità della sinistra e delle sue "dissenate politiche". Da anni i flussi incontrollati hanno permesso anche ai criminali di fare il bello e cattivo tempo in Italia: "Chi ha voluto far entrare questi criminali - ha aggiunto Calderoli - chi ha invocato porte aperte a tutti senza controlli, oggi si domandi cosa provano queste vittime e le loro famiglie. La sinistra al posto di sbraitare sulla nave Diciotti, ora dia una risposta davanti al dolore di questa ragazza violentata a Jesolo".

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