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Matteo Salvini avverte il pm Patronaggio: "Te lo dico con affetto, se arriva un'altra Diciotti..."

Giulio Bucchi
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Nessuna "nuova Lega", parola di Matteo Salvini. "Noi non facciamo politica in base ai soldi e alle sentenze di questo o di quel magistrato. Abbiamo un programma di governo e quello rispettiamo. A tasche vuote o a tasche piene, colpevoli o innocenti", ha spiegato il leader leghista, vicepremier e ministro degli Interni a margine di un suo intervento alla Berghem Fest di Alzano Lombardo. Il riferimento è alla sentenza del Tribunale del Riesame attesa il 5 settembre sui 49 milioni di euro che il Carroccio dovrebbe ridare allo Stato. Un salasso che potrebbe, secondo il leghista Giancarlo Giorgetti, far chiudere il partito e portare, secondo altre indiscrezioni, la Lega a "trapassare" in un nuovo movimento e in un nuovo soggetto giuridico anche per provare ad aggirare le confische. Leggi anche: "Io, in cella da innocente". Parla l'avvocato vittima del pm-anti-Salvini Ma Salvini pensa anche alla inchiesta che lo vede indagato per sequestro di persona dei migranti della Diciotti: "Al procuratore di Agrigento (il pm Luigi Patronaggio, ndr) dico con immenso affetto che se arriverà un'altra nave in un porto italiano farò esattamente quello che ho fatto questa estate, né più né meno. Sono arrivato a 45 anni per vivere una estate incredibile. Quando feci la tessera della Lega nel 1990 non pensavo che avrei passato un'estate a farmi dare del populista, mai nella vita avrei pensato di essere indagato per il reato di sequestro di persona".

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