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Matteo Salvini, la donna con cui vuole espugnare Firenze e cancellare per sempre Matteo Renzi

Gino Coala
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L'onda verde leghista che ha travolto la Toscana già alle ultime elezioni Politiche e poi alle Comunali punta dritto verso Firenze, patria del renzismo, tra le ultime roccaforti rosse rimaste in piedi. A reggere la bandiera, per ora, c'è il sempre meno amico di Renzi, Dario Nardella, che ha già annunciato di volersi ricandidare per un altro mandato. Contro di lui però sta prendendo piede l'intenzione di Matteo Salvini di candidare un nome a sorpresa, la docente di diritto costituzionale Ginevra Cerrina Feroni. Leggi anche: Assalto a Trento, la Lega a valanga: così trema l'ultima roccaforte della sininistra Qualche giorno fa, la professoressa aveva firmato un fondo sul Messaggero che aveva colpito il ministro dell'Interno, tanto da spingerlo a condividere sui social quel testo: "Una professoressa di diritto costituzionale smonta la narrazione (sinistra) di un'Italia diventata disumana e razzista. Leggetela!". La figura della Ferroni rientrerebbe a pieno titolo nel "modello Guazzaloca" che hanno in mente i leghisti per conquistare Firenze. Come riporta Italia oggi, l'esempio da cui vogliono prendere spunto è quello del mitico Giorgio Guazzaloca, che nel 1999 diventò il primo sindaco di centrodestra di Bologna. Lui era un indipendente vicino a Forza Italia, un civico capace di convincere cercando di far parlare prima i fatti degli annunci. Per Firenze l'idea è proprio quella: trovare un candidato civico, di rottura col passato, ma senza velleità da rottamatore di destra. Le voci sulla Feroni, tra le altre cose anche figlia di un ex parlamentare del Pci, hanno raggiunto la diretta interessata che per ora non si sbilancia: "Sono una donna libera - ci ha tenuto a dire - La politica di Salvini è molto coraggiosa. So che il mio nome gira, ma al momento la mia candidatura è un'ipotesi remota". Nardella intanto ha già lanciato la chiamata alle armi contro Salvini, anche se lui nega che stia cercando di mettere in piedi un movimento contro il leader della Lega. Il nervosismo in casa Pd è già ai livelli di guardia.

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