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Periferie: sindaco Belluno, con nuovo decreto immigrazione rischio criminalità (3)

AdnKronos
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(AdnKronos) - "Tutte le persone che, inserite nel percorso SPRAR, hanno trovato o stanno trovando lavoro o sono in tirocinio, con un buon livello di conoscenza della cultura e della lingua italiana, quindi integrate anche nel percorso socio-economico, vengono sradicate, e questo è inaccettabile. - conclude Tomasi – Restano poi i dubbi sulle fasce più deboli: dei “vulnerabili”, ossia persone con problemi fisici o psichici, non viene detto nulla, mentre i minori non accompagnati dovrebbero entrare nella rete SPRAR, ma con quali costi? A livello nazionale, il costo di un minore in comunità residenziale è tra gli 80 e i 140 euro al giorno, mentre lo SPRAR riconosce al massimo 45 euro: chi mette la differenza? Gli enti locali?". "Il passo successivo è quello di trovare queste persone a vivere per strada, in condizioni da irregolari, e lo stesso Ministro dell'Interno ha affermato che sarebbe impossibile rimpatriarli tutti. – conclude Massaro – Questo è un provvedimento che manca di buon senso: oggi, abbiamo piccoli gruppi di persone che frequentano percorsi che attenuano le frizioni sociali; domani, rischiamo di ritrovarci migliaia di persone su una strada, manodopera ideale per la malavita. Non siamo per l'accoglienza a tutti i costi, ma per un'integrazione che rispetti l'individuo e la società. Da sindaco, questa riforma mi preoccupa, perchè anziché risolvere i problemi di ordine pubblico è destinata ad aumentarli e ad accrescerli".

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