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Luigi De Magistris, l'impresa kamikaze del sindaco di Napoli: mette insieme i comunisti per le Europee

Gino Coala
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Nelle stanze polverose della politica italiana torna ad aggirarsi lo spettro del ritorno del partito comunista, in versione rivisitata da Luigi De Magistris. È stato proprio il sindaco di Napoli, riporta il Fatto quotidiano, a riuscire nell'impresa, finora fallita da tanti, di rimettere tutti insieme attorno a un tavolo le schegge impazzite della sinistra radicale italiana in vista delle prossime elezioni europee. Leggi anche: I comunisti veri stanno nel M5s, Santanché: "Vi spiego perché Di Maio è un compagno" Giggino ha convocato a Roma i vertici di quel che resta di Rifondazione comunista, quelli di Sinistra italiana, quelli di Potere al popolo di Viola Carofalo (ormai gli unici capaci di raccattare quattro voti) e varie ed eventuali sigle, associazioni e gruppetti. Lo scopo di De Magistris è mettere in piedi una lista unitaria, che però sia tale anche nei fatti. Il rischio sempre dietro l'angolo per i sinistri italiani è di riuscire a evirarsi ben prima di cominciare, imbarcando vecchi scarponi alla Massimo D'Alema o creando due, tre, quattro liste tutte rosse e con cenni a falce e martello. Già per fare un congresso gli atavici comunisti di Prc si stanno scannando, neanche dovessero decidere le sorti dell'umanità. In casa LeU le cose non vanno meglio, a fronte di dieci iscritti ci sarebbero altrettanti correnti, tra Pierluigi Bersani, Laura Boldrini, lo scomparso Pietro Grasso, poi c'è Stefano Fassina che mette in piedi un suo movimento sovranista di sinistra... Insomma la confusione è tantissima sotto il cielo, tanto che agli ex Pd non resta che attendere una telefonata di Nicola Zingaretti a caccia di qualcuno che lo voglia davvero come segretario del partito un tempo di Matteo Renzi. di G.R.

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