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Vittorio Feltri demolisce Giuseppe Conte: "Signor zero, serve un miracolo di Padre Pio"

Davide Locano
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Conte ha deciso di compiere il passo più importante della sua esistenza. Dato che non è riuscito a combinare niente quale presidente del Consiglio, ha pensato bene di rivolgersi a padre Pio nella speranza che questi lo aiuti a rimediare alle figuracce di cui è cosparsa la sua esperienza istituzionale. Egli ha girato mezzo mondo allo scopo di stringere amicizie idonee a sostenerlo e, purtroppo per lui, non ha ricavato dai numerosi incontri collezionati lo straccio di un risultato significativo. In pratica, il sedicente avvocato degli italiani, elegantino e per benino, ha fatto soltanto dei buchi nell'acqua. Nessuno lo ha preso sul serio né in patria né all'estero. Leggi anche: "Montanelli di lui diceva che...": Feltri demolisce Severgnini Chiunque ha avuto modo di conoscerlo lo ha sottostimato, forse perché troppo giovane, forse perché la sua autorevolezza è pari a zero. D'altronde neanche un cane sapeva chi egli fosse, e quali opere vantasse, prima del suo ingresso trionfale a Palazzo Chigi. Sono stati i grillini a spingerlo a capo del governo senza mai spiegarci le ragioni di tale scelta stravagante. Conte, trasferte oziose a parte, non è stato capace di dare un senso alla propria presenza ai vertici dell'esecutivo. Probabilmente per questo si è risolto a recarsi dal defunto padre Pio, di cui il premier non ha mai nascosto di essere devoto. Per lui il santo è una specie di ultima spiaggia, il solo attrezzato a dargli la forza di emergere dalle nebbie degli insuccessi a ripetizione. In effetti gli serve la spinta del cielo allo scopo di dare un senso alla sua nuova vita in politica. Non so se il vecchio frate passato a miglior vita avrà l'energia e il desiderio di strapparlo all'anonimato, però sono consapevole che è l'unico a poterlo illuminare o almeno a indirizzarlo a fari spenti verso un minimo di notorietà. Auguri, anzi, buona fortuna, signor Zero. di Vittorio Feltri

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