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Giuseppe Conte, lo schiaffo a Davide Casaleggio: anni di lavoro grillino bruciato con una frase

Gino Coala
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Per Giuseppe Conte l'ultimo weekend è stato un bagno di nostalgia struggente. Il premier è tornato al suo paese natale nel foggiano, ha rivisto i luoghi dell'infanzia e si è concesso pure un improbabile palleggio per le stradine di Volturara appula, fino a sciogliere ogni freno e dimenticando di essere il presidente del Consiglio anche del M5s della digitalissima Casaleggio & Co. Leggi anche: Conte torna al suo paese e si fa scappare un po' di dialetto: il premier mai sentito finora E così Conte si è lasciato andare al ricordo dei begli anni passati in Capitanata: "perché non c'era internet e ci si guardava negli occhi". Rimpiange i francobolli, le lettere d'amore scritte a penna, altro che messaggi vocali di dieci minuti. Altro che Blog delle stelle, piattaforma Rousseau, democrazia digitale e via dicendo. Conte sembra proprio uno di quei cinquantenni che scoprono i social e riempiono il proprio profilo di foto con il Supersantos, i giochi che si facevano per strada (robe che si facevano negli anni '30, quando i cinquantenni di oggi non erano neanche nati). Un po' di nostalgia un tanto al chilo, tanto popolare in questo periodo. Più avvocato del popolo di così.

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