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Mattarella, retroscena-Dagospia: le dimissioni anche di Moavero Milanesi, quando il governo stava per cadere

Davide Locano
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Bisogna tornare alla convulsa serata in cui è stata varata la manovra in CdM, quando le dimissioni di Giovanni Tria erano davvero a un passo e sarebbero state scongiurate dalla moral suasion di Sergio Mattarella, il quale avrebbe fatto leva sulla minaccia-spread. Bene, secondo quanto rivela Dagospia in un retroscena, quella sera, non soltanto Tria stava per dimettersi. Secondo quanto si legge, nel momento in cui il passo indietro del ministro dell'Economia sembrava impossibile da evitare, uno dei consiglieri del capo dello Stato avrebbe suggerito di giocare la carta delle doppie dimissioni: quelle di Tria e quelle del ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Leggi anche: Enzo Moavero Milanesi, il ministro-"agente segreto" Con una doppia defezione di tal peso, questo il ragionamento, la crisi di governo sarebbe stata inevitabile: il premier, Giuseppe Conte, era sì pronto a prendersi le deleghe ad interim del ministero dell'Economia, ma certo non poteva accollarsi anche gli Esteri. L'idea, però, è rapidamente tramontata: troppo elevato il rischio di una reazione spropositata dei mercati. Inoltre, a novembre è in agenda la conferenza internazionale a Palermo sulla Libia, dove è stato coinvolto anche Donald Trump. Insomma, lo stesso Mattarella dopo aver valutato la possibilità la avrebbe escluse, insistendo con Tria affinché non gettasse la spugna (ad oggi, con successo).

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