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Allarme a Palazzo Chigi, sospetti e sfiducia tra Lega e M5s: "Speriamo che ci metta una pezza Giuseppe Conte"

Cristina Agostini
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La tensione è altissima nella maggioranza di governo. Dopo l'uscita di Luigi Di Maio sulla "manina" che avrebbe manipolato il testo del decreto da inviare a Sergio Mattarella, l'esecutivo è sull'orlo di una crisi di nervi. "Tra i due partiti c'è un clima di grande sospettosità e sfiducia assoluta, Giuseppe Conte dovrà metterci una pezza anche stavolta", confida un collaboratore del presidente del Consiglio al Corriere della Sera. Leggi anche: Manovra, di chi è la "manina" denunciata da Di Maio Finché il premier non sarà rientrato in Italia il testo della pace fiscale sarà congelato nella speranza che nel frattempo lo scontro tra pentastellati e leghisti si plachi. In realtà, Matteo Salvini è furibondo per il tentativo dei grillini di farlo passare come il garante degli evasori. Da parte sua Di Maio è fuori di sé per l'informazione che i tecnici del Tesoro avevano inviato "per via informale" al Quirinale. Una versione che però non convince la Lega perché la clamorosa denuncia è stata fatta in tv. Giancarlo Giorgetti è furioso con il vicepremier grillino non solo per la sfiducia nei suoi confronti, di cui Di Maio avrebbe parlato anche con il Quirinale, ma soprattutto per questa "improvvisazione" dei 5 stelle che sospettano sempre di tutto e tutti. Che invece di chiarire con gli alleati tra le stanze di Palazzo Chigi lo fanno nei salotti televisivi.

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