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Marco Travaglio, il diktat al premier Giuseppe Conte: "Torni al contratto di governo oppure..."

Matteo Legnani
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Peccato veniale (quello dei 5 Stelle a Ischia) e peccato mortale (quello della lega sul condono). Marco Travaglio, nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano, non usa mezzi termini per dire la sua sul contrasto che sta da giorni ormai spaccando il governo. E fin qui ci sta. Nel senso che da anni ormai il suo giornale ha una impronta grillina, per cui non sorprende il fatto che lui tenda a descrivere in toni meno estremi le "toppe" del Movimento 5 Stelle rispetto a quelle dell'odiato (da Travaglio) alleato leghista. Ma nel suo scritto odierno, il direttore del Fatto si spinge un passo più in là quando, dopo aver lungamente descritto (a suo modo e dal suo punto di vista) i motivi dell'impasse che sta strapazzando l'alleanza di governo, detta addirittura la rotta da seguire al premier Giuseppe Conte nel Consiglio dei ministri di oggi. Ora, vabbè che a Conte hanno rivolto diktat cani e porci in questi cinque mesi di governo, ma Travaglio estremizza il tutto quando scrive che "Conte ha una sola via d'uscita: tornare al contratto di governo. Altrimenti, si stracci il contratto e il governo non c'è pi". A quando la discesa in campo del Manetta come leader dei 5 Stelle? Per approfondire leggi anche: Marco Travaglio: "L'apocalisse...". La sua patetica difesa del governo

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