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Luigi Di Maio loda Angela Merkel: "Donna di parola"

Matteo Legnani
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farebbe di tutto, in queste ore, Luigi Di Maio, per tenere i riflettori lontano da Tap, Tav e contraddizioni apparentemente irrisolvibili che stanno dilaniando il Movimento 5 Stelle e rendendo sempre più rovente la sua poltrone di leader politico dei grillini. Anche parlare di Angela Merkel può giovare a quel fine. Non fosse che lì si rischia di finire nel campo della Lega e possono essere altri guai. Sopratutto se si descrive la cancelliera tedesca che tante volte negli ultimi anni Matteo Salvini ha criticato come la causa di molti mali dell'Italia "donna di parola". Di Maio lo ha fatto riferendosi a quanto la Merkel ha detto dopo l'ennesima sconfitta subita al voto nei lander, questa volta in Assia. Ovvero che lascerà la guida della Cdu e non si ricandiderà per un altro mandato alla guida del governo tedesco. In pratica, che lascerà la politica. "La Merkel ha perso le elezioni e ha dichiarato che non si ricandiderà né come cancelliera, né alla guida del suo partito. È una donna di parola e devo riconoscere che ha avuto grande rispetto per le scelte economiche del nostro governo, così come tutto il suo esecutivo ha avuto un comportamento estremamente corretto con Italia (se lo dice lui..., ndr). Le auguro tanta fortuna per ciò che vorrà fare della sua vita quando terminerà il suo mandato. Qualche senatore semplice fiorentino dovrebbe prendere esempio da lei" ha concluso, riferendosi a Renzi. Per approfondire leggi anche: Merkel, dopo la Baviera nuova batosta per la Cdu in Assia: quanti voti ha perso

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