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Matteo Salvini, dopo 25 anni l'addio al consiglio comunale di Milano: possibile ritorno come sindaco

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Caterina Spinelli
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Matteo Salvini lascia il consiglio comunale di Milano. Era il lontano 1993, aveva solo 20 anni, quando diventò consigliere comunale con Marco Formentini sindaco. Il più giovane dell'ondata leghista che investì Palazzo Marino: "Sogno una città più bella, con tanto verde e coi Navigli ritrovati", raccontava nella prima intervista al Corriere della Sera. Ieri, 29 ottobre, dopo i successi che lo hanno reso ministro dell'Interno, ha detto definitivamente addio al suo storico ruolo. Ad annunciare le sue dimissioni in aula è stato il presidente del pd, Lamberto Bertolé: "L'enorme lavoro che sta compiendo al ministero dell'Interno potrà essere utile alla nostra città che gli rimane sempre nel cuore". Un annuncio preavvisato dal collega leghista Alessandro Morelli, che di Salvini è amico da sempre. Leggi anche: Salvini, l'attacco alla Rai: "Giletti me lo sarei tenuto" Il leader del Carroccio era stato rieletto nel giugno 2016, con 8.025 voti personali, ma in due anni le cose sono parecchio cambiate: ha vinto le elezioni, è diventato vicepremier e ministro, portando la Lega a scalare le vette dei sondaggi. Insomma, un addio obbligato, considerati i molti impegni. Il successore di Salvini viene definito dallo stesso Morelli "un giovane che potrà fare una grande esperienza e che ha l'onore di prendere il testimone del leader del Carroccio". Il suo nome è Gabriele Luigi Abbiati. Eppure sono in molti a scommettere che quello del ministro sia solo un arrivederci. Un arrivederci, forse, che non sarebbe nemmeno il primo. Già nel 2012 Salvini salutò il municipio per dedicarsi alla sua Lega. Quella volta lo omaggiò persino il sindaco Giuliano Pisapia: "Lasci un vuoto in quest'aula, ci mancherai". "Mi piacerebbe a fine carriera fare il sindaco della mia città" ha detto il leghista. L'ennesima riprova che il suo sogno resta quello dell'allora 20enne.

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