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Bruno Vespa: "Lega e M5s, di lotta e di governo: una voce sola ma due binari"

Cristina Agostini
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Luigi Di Maio e Matteo Salvini parlano "con una voce sola. Hanno una solidarietà impressionante" e "si sentono tutti i giorni". Il leader leghista, scrive Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno, "vuole portare a casa il decreto Sicurezza", il grillino "dopo aver dovuto digerire Tap e Ilva, dovrà ancora farlo con Brennero, Terzo Valico e Pedemontane. Si è imputato sulla Tav e sull'accorciamento della prescrizione. Lui e Salvini sono convinti che alla fine si metteranno d'accordo, ma per la Lega la prospettiva è dura". Leggi anche: "Rischio per il governo". Di Maioi: l'attacco a grillini e Giorgetti In ogni caso, continua il direttore di Porta a Porta, "l'accordo Lega- Cinque Stelle è blindato. Si è visto ieri con la tempestività con cui il partito di Salvini ha rassicurato gli alleati sul reddito di cittadinanza. Giancarlo Giorgetti mi ha detto per il libro che questa misura ha complicazioni attuative non indifferenti". Ma Giorgetti ha anche detto che si farà, "è nel contratto e non ci sono discussioni. Il problema è di capire se e come funzionerà. Per vedere se il budino è buono, occorre assaggiarlo". Inoltre "tutti hanno fatto sacrifici. Giorgetti mi ha detto che la Lega ha dovuto rinunciare a una flat tax più consistente per contrapporre a un provvedimento popolarissimo come il reddito di cittadinanza un altro provvedimento popolarissimo come la quota cento sulle pensioni". Salvini ha anche detto a Vespa per il suo libro Rivoluzione che "l'importante è che gli italiani sappiamo subito che cosa faremo". La questione è che è "nella natura del governo viaggiare su binari diversi". Così se Conte va personalmente da Juncker, Salvini scende in piazza contro Juncker stesso. "D'altra parte se i partiti di lotta vanno al governo, continuano a lottare...", conclude Vespa.

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