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Sondaggio, due italiani su tre bocciano la decrescita felice. Priorità al lavoro

Cristina Agostini
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Tra decrescita felice come vogliono i Cinque Stelle e crescita, come si augurano tutti gli altri, gli italiani preferiscono la seconda. Secondo l'ultima ricerca di Community Media Research, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per La Stampa, agli elettori non piace questo atteggiamento negativo nei confronti di chi produce.  Leggi anche: Senaldi: il piano segreto di Salvini per fare fuori Di Maio Due terzi degli italiani (65,6%) considera infatti "necessario continuare a produrre e lavorare per poter crescere, ma sottolineando la necessità di prestare una maggiore attenzione alla qualità dello sviluppo, proprio per evitare gli errori del passato. A questa visione si affianca una prospettiva conservatrice della crescita, legata al timore di perdere la ricchezza acquisita (18,8%) e quindi di proseguire lungo la strada fin qui percorsa". E complessivamente l'84,4% degli intervistati guarda guarda al futuro con "l'aspettativa di continuare a progredire". La decrescita felice non interessa loro: "In generale, il 15,6% ritiene che una maggiore qualità dello sviluppo deve avvenire riducendo il ritmo della crescita (11,8%) e il 3,8% pensa che il benessere accumulato sia più che sufficiente: la strategia è quella di difenderlo". 

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