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Luigi Di Maio, 48 ore per non morire: il suo tragico sfogo sul governo che terremota il M5s

Davide Locano
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Il braccio di ferro nel governo sulla prescrizione è il più aspro da che esiste una maggioranza gialloverde, al punto che tra i grillini, anzi come sottolinea il Corriere della Sera nel gotha del Movimento, c'è chi evoca la spaccatura. Pesantissime le parole di Luigi Di Maio ai suoi fedelissimi: "Io al tavolo con Berlusconi non mi ci sono mai seduto proprio perché volevo andare al governo per riformare la giustizia e fermare i furbetti del quartierino". Dunque, lo sfogo che sembra diretto a Matteo Salvini: "Sono buono e caro ma adesso mi sto stancando". Parole che, tra i vertici pentastellati, hanno fatto scattare l'allarme: la crisi, ora, è possibile. C'è anche chi ipotizza una deadline di quarantotto ore: "Vediamo cosa accade - ragionano i grillini -, il filo del dialogo non si è spezzato, ma se c'è chi pensa solo ad incassare senza venire incontro alle nostre posizioni si sbaglia". Certo, il filo del dialogo non si è spezzato eppure non è mai stato così teso, così come dimostrano anche le posizioni della Lega, assolutamente intransigenti sulla prescrizione. E, di controcanto, i grillini minacciano di far saltare il dl Sicurezza. Tutto in 48 ore, che potrebbero rivelarsi decisive per le sorte di questo governo, mai in crisi come adesso. Leggi anche: "Così cade il governo", Santanché: informazioni privilegiate

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