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Silvio Berlusconi, Forza Italia imita il Pd: ricetta perfetta per sparire e quei due cortei alla Nanni Moretti

Davide Locano
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Non può finire così. Non vogliamo vedere Berlusconi con il fischietto in bocca, Brunetta che fa il girotondo, Ghedini con il tamburo e Galliani che marcia vaticinando l' avvento di un regime nazifascista come un Landini qualsiasi. Forza Italia è un' altra cosa. Invece il piano sembra essere proprio questo. Tutto è cominciato con la manifestazione "Sì Tav" di sabato scorso. Tra i quarantamila di Torino c' erano anche tanti parlamentari e consiglieri della scuderia del Cavaliere. Ora gli azzurri ci hanno preso gusto, al punto che tra 3 giorni torneranno a sfilare nella città della Appendino, di nuovo per chiedere di completare la ferrovia per Lione. Non contenti, poi, i fedelissimi di Silvio si sposteranno a Roma, dove contano di organizzare un grande evento per contestare la manovra giallo-verde. E sono tre uscite in un mese. Neanche i venditori di caldarroste passano così tanto tempo in strada in questo periodo dell' anno. È una cosa da Maurizio Martina, non da Berlusconi. Per di più non si capisce quale sia la speranza. Leggi anche: Berlusconi, la missione al Nord per indebolire Salvini KAMIKAZE Di fatto, qualcuno sta pensando di salvarsi seguendo il tracciato che ha portato nel baratro dell' irrilevanza il Partito Democratico. Il fatto è che i cortei, i presidi, i comitati per la resistenza civile e i picchetti non hanno mai portato mezzo voto, soprattutto a destra. È un po' come se per guarire un moribondo gli si infliggesse la cura che ha già sterminato tutti i suoi vicini di casa. Uno scimmiottare insensato, che al massimo può far fare brutta figura al Pd stesso, l' unica forza politica talmente bollita da riuscire a lasciarsi superare da Forza Italia sulle manifestazioni di piazza. Il partitone del centrodestra, tuttavia, deve trovare auna formula per uscire dall' angolo: lo dicono i numeri. Qualcuno a palazzo Grazioli festeggia perché in alcuni sondaggi la maggioranza è stata data in lieve flessione. "La luna di miele con gli elettori è finita" è la sentenza. La verità, però, è che Matteo Salvini anche nelle rilevazioni meno favorevoli continua ad avere più del triplo dei voti Forza Italia. Il Carroccio è ancora al 30 per cento, a percentuali che per Silvio sono solo un vaghissimo ricordo. Così in vista delle prossime europee tocca inventarsi qualcosa. Per ora è partita la grande campagna di tesseramento. I militanti potranno iscriversi al movimento forzista a prezzo di saldo: basterà donare 10 euro. Solo due anni fa ce ne volevano 30 per una quota ordinaria. Ai bei tempi come minimo toccava sborsarne 50 e per arrivare a fregiarsi del titolo di "benemerito azzurro" occorreva pagarne 500. Nel 2016 gli iscritti erano più di centomila. Vedremo come andrà a finire stavolta: le premesse sono pessime. LA CAMPAGNA WEB Tessere a parte, i forzisti sono convinti di poter recuperare voti su internet. «Il partito è stato penalizzato dall' assenza sul web, dobbiamo rimediare», ha annunciato Berlusconi domenica. Così ieri è stata lanciata la svolta. Arcore intende conquistare i social, ad oggi terra riservata a Cinquestelle e Lega. Per farlo verranno prodotte infografiche, video e brevi spot tematici sui principali temi di attualità politica. Contenuti che in seguito saranno riversati su Twitter, Facebook etc. C' è anche un' applicazione, con la quale i fedelissimi forzisti potranno confrontarsi online sui temi d' attualità. La corsa per il web è iniziata. Ma c' è un problema: Lega e Movimento Cinque Stelle sono partiti tanti anni fa. di Lorenzo Mottola

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