Allarme spread, Mattarella chiama Salvini e Di Maio: i tassi più alti possono bruciare il deficit aggiuntivo
E' molto preoccupato Sergio Mattarella perché il momento per l'Italia è difficile e non basta più dialogare solo con i più "miti" Giuseppe Conte, Giancarlo Giorgetti e Giovanni Tria. No. Il Quirinale vuole parlare con i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Perché lo spread vola e i rischi aumentano. Leggi anche: Guerra all'Europa, sondaggio-terremoto di Masia: il rischio che Lega e M5s non hanno considerato Sembra che il presidente, come riporta Repubblica in un retroscena, abbia avuto dei colloqui telefonici con i due leader ai quali ha confermato quanto ha confidato agli altri membri del governo: no al muro contro muro. "Il braccio di ferro rischia di non essere conveniente per voi. È difficile da gestire, controproducente. Non funziona", avrebbe detto. Se l'extradeficit serve alla fine a pagare lo spread costante sopra 300 la manovra sarebbe compromessa: "Non è vero che noi vogliamo sfruttare la procedura di infrazione per la campagna delle europee. Vogliamo solo mantenere gli impegni che abbiamo preso con gli elettori il 4 marzo". Insomma, per il Quirinale bisogna continuare a trattare con Bruxelles e per farlo deve dialogare con i vicepremier.