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Giancarlo Giorgetti, l'accusa pesantissima del M5s: c'è il vice di Matteo Salvini dietro il complotto in aula

Giulio Bucchi
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Un'altra manina a far danni nel Movimento 5 Stelle. L'ossessione di Luigi Di Maio per i complotti stavolta ha basi più solide (l'imboscata dei 36 leghisti sul peculato, che ha mandato sotto la maggioranza alla Camera e "minato" il Dl Anti-corruzione) e un sospetto assai più pesante del solito "tecnico del Ministero del Tesoro". I grillini accusano senza mezzi termini Giancarlo Giorgetti: il potentissimo sottosegretario e numero 2 della Lega, è la tesi di Di Maio, ha orchestrato l'operazione Montecitorio per mandare un segnale forte e chiaro all'alleato. Insomma, "gioca a rompere". Leggi anche: "Non è roba nostra, ma...". Bomba Giorgetti: perché Salvini sta ancora al governo con l'M5s Giorgetti, ormai noto in ambienti pentastellati come l'uomo che "dice sempre l'inverso di Matteo quando lui non c'è" è stato critico con il reddito di cittadinanza e molto cauto sulla manovra. Prove del suo anti-grillismo, insomma. E la lettura diffusa, scrive il Fatto quotidiano, è che "il voto segreto di martedì varrebbe proprio come una esortazione a modificare la legge di Bilancio. E c'è chi racconta di un Salvini che martedì sera avrebbe urlato contro il suo numero due, a margine del vertice a Chigi".

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