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Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, che tramvata: "Già pronti i responsabili", addio al loro piano kamikaze

Giulio Bucchi
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Doccia gelata su Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Il colloquio della scorsa settimana tra l'ex premier e il senatore di Forza Italia Paolo Romani "non esiste, non ha alcun significato: noi siamo alternativi al Pd". A parlare, al Corriere della Sera, è Antonio Tajani, numero due azzurro, che taglia corto sulle voci che vorrebbero Renzi intenzionato a creare un nuovo partito di centro in grado di rubare nomi ed elettori proprio a Forza Italia. "Noi vogliamo un governo di centrodestra. Questo esecutivo si sgretolerà dopo le Europee, e noi siamo pronti: con la forza dei nostri 170 parlamentari e di tutti i deputati e senatori responsabili che chiedono economia sostenibile, diminuzione del debito pubblico e politiche di crescita".  Leggi anche: Travaglio, una banana in prima pagina sul Fatto. Come umilia Renzi e Cav Tajani punta il dito anche contro Giuseppe Conte. I suoi vice Luigi Di Maio e Giuseppe Conte lo hanno definito "il garante ideale per la nostra interlocuzione con l'Europa": "Siamo alle comiche: due vicepremier che dicono al premier che li rappresenta bene. Dovrebbe essere il contrario! È una manifestazione di grande debolezza e minima credibilità per il Paese. L'ennesima brutta figura, collezioniamo performance imbarazzanti in giro per il mondo". Unica strada, per Tajani, ufficializzare la crisi di governo e realizzare una nuova maggioranza, alla faccia dei sondaggi che danno Forza Italia in difficoltà: "I sondaggi non contano, e sono mobili. Per fare un governo servono i parlamentari. Noi, ripeto, contiamo di allargare i consensi con i responsabili".

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