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Matteo Renzi, nuovo movimento pronto in poche settimane: in corsa per le Europee

Gino Coala
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La gara per la scissione dal Partito democratico è appena cominciata. In lizza non c'è solo l'ex segretario Matteo Renzi, ma anche l'ex ministro Carlo Calenda, che ha tutte le intenzioni di lanciare un suo movimento a breve, non appena riceverà i risultati di un sondaggio che ha commissionato per tastare il terreno. È una gara che ha già tutti i contorni della barzelletta in pieno stile piddino, con due personalità tanto ingombranti da riempire da soli una stanza e che naturalmente si odiano. Entrambi convinti di fare un movimento migliore dell'altro, però praticamente identico e che si rivolge agli stessi elettori: i famigerati scontenti da Pd, Forza Italia e quel che resta di +Europa e Scelta Civica. Leggi anche: Minniti, dopo il ritiro per la segreteria Pd lancia l'avvertimento a Renzi: che fine fa dopo la scissione Il piano che avrebbe in mente Renzi prevede l'abbandono immediato di tutta quella "zavorra" che finora non gli avrebbe permesso di prendere il volo: tutti i politicanti troppo legati al Pd, come se lui venisse dalla luna, e chissà che nella drastica potutatura non lasci fuori dal suo movimento pure Luca Lotti e Maria Elena Boschi, come ironizza un retroscena di Repubblica. Il movimento renziano, così come quello di Calenda, vorrebbe ispirarsi a quello fondato da Emmanuel Macron, che di questi tempi sembra proprio la scelta più illuminata. La differenza però è che Macron veniva da un trionfo elettorale. Già per le prossime elezioni europee, l'obiettivo sarà quello di infarcire le liste di scienziati, professori e professionisti, gente insomma come Roberto Burioni. Se ne sta occupando Ivan Scalfarotto, che di mestiere faceva il direttore delle risorse umane. Ora restano solo i voti da raccogliere, ma quella è un'altra storia.

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