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Cesare Damiano, la prova dell'inciucio tra Pd e M5s: come fanno fuori la Lega

Gino Coala
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Il progetto di dare vita a una maggioranza in Parlamento tra Movimento Cinque Stelle e Partito democratico è tornata più viva che mai. Merito dell'insofferenza che l'ala più radicale del Movimento nei confronti della convivenza con la Lega, sempre più esplicitamente favorevole alla Tav, grande cavallo di battaglia dei grillini vicini a Roberto Fico. E non è un caso, riporta il Giornale, che nel caos pre-congresso del Pd sia spuntata la candidatura dell'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. Leggi anche: E Travaglio scarica il ministro grillino: chi ha già fatto fuori / Guarda L'ex sindacalista è riemerso dopo mesi di silenzio per rilanciare la sua figura come "candidato rosso", fermamente intenzionato a rimettere insieme la banda che a sinistra ormai è disgregata da tempo. E in questo clima di riconciliazione tra compagni separati, il passo verso quei compagni in piazza a Torino per ribadire il loro no alla Tav sarà un gesto fin troppo naturale. Un avvicinamento strategico a pochi mesi dalle Europee, quando i partiti si andranno a pesare e qualche rimescolamento nella maggioranza che sostiene il governo sarà inevitabile.

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