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Giovanni Tria verso la resa all'Europa: "Il deficit va ridotto, ma non decido io"

Gino Coala
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Arrivano le prime crepe nel governo sulla trattativa con Bruxelles sulla manovra economica. È il ministro dell'Economia Giovanni Tria a fare l'apertura più esplicita nei confronti delle richieste dell'Ue: "È ovvio che se è possibile un accordo con la commissione Ue forse è preferibile andare a una riduzione del deficit non perché non servano le misure espansive, ma perché c'è incertezza e bisogna trovare la fiducia". Leggi anche: Tria, la paginata di insulti sul Fatto quotidiano: "Filini, andreottiano, in cerca di lavoro" La verità definitiva sulle intenzioni del governo arriverà questa sera, anche se Tria chiarisce che la manovra non sarà rivoluzionata: "Ormai siamo arrivati - ha aggiunto Tria - entro la giornata si arriverà a determinare quali sono i possibili saldi e poi ci sarà la decisione politica". Secondo Tria, sia il reddito di cittadinanza che quota 100 costeranno meno del previsto e verrano confermate: "ma le misure tecnicamente richiederanno qualche mese per essere realizzate".

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