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Europee, Berlusconi: "Probabile che accetti di candidarmi"

AdnKronos
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Roma, 12 dic. (Adnkronos) - Dopo mesi di stop and go, sembra che Silvio Berlusconi abbia deciso di correre per le Europee. Tirato dalla giacca da tutti i vertici di Fi, Antonio Tajani, in primis, il Cav questa sera, durante la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, lancia la sua candidatura salvo sorprese dell'ultimo momento: "C'è un forte pressing dei miei, a cominciare da Tajani, a presentarmi. Penso, però, che presentarsi e poi non poter partecipare con continuità alla vita del Parlamento europeo non sia giusto nei confronti di chi mi vota. Credo che alla fine è assai probabile che io accetti", magari, "presentandomi in tutti i collegi, seguito in ognuno da una donna", come prevede l'attuale legge elettorale. L'ex premier, dunque, rivendica la sua leadership nel centrodestra oltre che dentro Forza Italia, rivelando di aver commissionato una serie di sondaggi che stimano la sua candidatura "tra il 3 e l'8%". L'annuncio della discesa in campo viene letta dagli azzurri come una mossa per mandare un messaggio preciso a Matteo Salvini, sempre più avanti nei sondaggi rispetto all'alleato di governo M5S. Della serie, caro Matteo io ci sono. Nello stesso tempo, il leader forzista precisa che in caso di una nuova maggioranza di centrodestra a causa dell'implosione dell'intesa M5S-Carroccio, il "premier sarà Salvini, come deciso prima delle elezioni". Berlusconi racconta che nell'ultima telefonata con Salvini si sono messi d'accordo per chiudere sulle regionali questa settimana, indicando i nomi dei candidati governatori, dall'Abruzzo alla Basilicata. MANOVRA - "Quella di Conte è sicuramente una marcia indietro dopo tutti i proclami fatti... E' una buffonata". Il Cav boccia la missione del premier Giuseppe Conte, che a Bruxelles ha accettato la proposta di un rapporto deficit-pil al 2,04 per cento. "Ben venga il fatto che non ci sia una procedura di infrazione, questo, però", avverte il leader azzurro, "non cambierà nulla sulle sorti del governo" gialloverde, che secondo l'ex premier, non durerà a lungo e sarà sostituito da un nuovo esecutivo di centrodestra grazie all'apporto determinante di un "gruppo autonomo di responsabili" in Parlamento, provenienti soprattutto dalle fila M5S. "Vedo la concreta possibilità di una caduta di questo governo" per 'l'abbandono" di "vari" esponenti dei Cinquestelle, pronostica il presidente di Fi che spiega: "Conosciamo non i nomi ma i discorsi tra esponenti del Movimento 5 stelle e i nostri senatori", che dimostrano la volontà, in caso di crisi dell'intesa M5S-Lega, di dar vita a una "nuova maggioranza di centrodestra "pur di non andare a votare". POSSIBILI SCENARI - Per Berlusconi quando l'alleanza Salvini-Di Maio imploderà, ci sono due strade. La prima: "La nascita di una nuova maggioranza di centrodestra" con l'apporto dei responsabili, appunto. La seconda: andare alle urne, un'ipotesi che, se dovesse concretizzarsi, "dovrebbe avverarsi prima di questa estate". Il leader forzista torna a parlare del suo recente incontro al Colle: "Non ho mai attribuito al presidente della Repubblica che affiderà il mandato a un governo di centrodestra. Ho semplicemente detto che, qualora ci fosse una crisi, ci sono due strade: formare una nuova maggioranza o andare elle elezioni. Conoscendo Mattarella -precisa- credo che non passerebbe direttamente alle elezioni, ma considererebbe una nuova maggioranza per il Paese". CENTRODESTRA - Quanto a Salvini, Berlusconi ha sostenuto che "c'è assoluta necessità di un suo ritorno a casa nel centrodestra". Quanto alle sue scelte politiche, l'ex premier ha aggiunto con una battuta: "Non è vero che io non abbia mai scelto un delfino. La verità è che tutti i delfini che si sono presentati si sono rivelati tutti delle sardine...". Tuttavia il "premier" di un nuovo governo di centrodestra in caso di caduta della maggioranza gialloverde "dovrebbe essere Salvini secondo l'accordo che avevamo preso prima delle elezioni", ha rivelato Berlusconi. TAV- Riguardo alla Tav "ho sentito Salvini, ho parlato direttamente con lui - ha spiegato il Cavaliere - Mi ha detto di essere assolutamente convinto che la Tav va fatta, senza il referendum. Il referendum prevede tempi troppo lunghi rispetto a quelli europei".

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