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Giovanni Tria, Augusto Minzolini svela l'sms che inguaia il ministro: "Sto vincendo io"

Davide Locano
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L'accordo tra governo italiano e Commissione europea sulla manovra, ora, è più vicino. La netta marcia indietro dell'esecutivo, con quattro decimali in meno rispetto al 2,4% relativo al rapporto deficit Pil, ha (quasi) convinto Bruxelles e i suoi burocrati. La manovra, ora, dovrebbe superare e di pochissimo il 2%, tanto sembra essere bastato a rasserenare spread e mercati. Una retromarcia in primis grillina: si spenderà meno soprattutto per le loro bislacche riforme, reddito di cittadinanza (ammesso che mai arriverà) in primis. Ed in questo contesto, chi tira un sospiro di sollievo è anche Giovanni Tria, il ministro dell'Economia che da sempre appare un corpo estraneo in questo governo e inviso in particolar modo proprio ai cinque stelle. Leggi anche: Giovanni Tria, le dimissioni fermate da Mattarella Di fatto, si stanno imponendo le sue idee, sta prendendo corpo la "sua" manovra. E a tal proposito, in un retroscena su Il Giornale, Augusto Minzolini dà conto di un emblematico sms spedito da Tria "all'esperta di economia di casa a Montecitorio", la quale - continua Minzo - chiedeva conto a Tria della sua mestizia. La risposta del ministro? Un sms baldanzoso: "Non sono mesto. Anzi! Non ve ne state accorgendo, ma sto vincendo io". Uno sfogo comprensibile, ma anche un po' ambiguo: "Sto vincendo io". Insomma, la vittoria di Tria equivale a quella dell'Europa (che detta le condizioni al nostro esecutivo). Una circostanza che desta dei sospetti, al netto del fatto che smontare alcune corbellerie grilline è tutt'altro che idea peregrina. Con chi sta, Giovanni Tria?

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