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"Troppe fiducie, peggio di Renzi", malumori 5S

AdnKronos
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Roma, 13 dic. (AdnKronos) - Otto: è il numero di volte in cui il governo, nei sei mesi trascorsi dall'insediamento, ha posto la questione di fiducia. Solo oggi è accaduto due volte: al Senato, sul ddl anticorruzione, e alla Camera sul decreto fiscale. E tra i pentastellati c'è chi inizia a storcere il naso. "Bisognerebbe limitare il ricorso alla fiducia", dice all'Adnkronos Gregorio De Falco, senatore 'ribelle' già finito sotto la lente dei probiviri M5S per la sua scelta di non partecipare al voto di fiducia sul decreto sicurezza e immigrazione targato Matteo Salvini. "Stiamo facendo peggio di Renzi", afferma, sempre all'Adnkronos, la collega Elena Fattori. "Sono parte di un Movimento che ha sempre chiesto una particolare moderazione al riguardo, quindi laddove possibile credo che in futuro si avrà maggiore moderazione", sottolinea De Falco. "Sono d'accordo", le fa eco Fattori, secondo la quale "dovrebbe tornare al centro il Parlamento". Matteo Renzi fu molto criticato dai grillini nel corso della scorsa legislatura per il frequente ricorso al voto di fiducia. "E ora - sbotta Fattori con l'Adnkronos - noi facciamo lo stesso o anche peggio". Spero che da gennaio si cambi modalità: ora il bilancio, poi, se si dovesse continuare così, ci vorrebbe una presa di posizione da parte nostra per chiedere coerenza", rimarca la parlamentare di Genzano. A stoppare le polemiche ci pensa il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Sul ricorso alla fiducia da parte dell'esecutivo Conte "non c'è abuso", scandisce il Guardasigilli parlando con i cronisti al Senato, dopo l'ok alla fiducia sullo 'spazzacorrotti'. Quanto alla fiducia anche all'altro ramo parlamentare sul decreto fiscale, l'esponente del M5S afferma che "sul dl fiscale ci sono tempi contingentati dalle necessità della conversione, ma per quanto riguarda il ddl anticorruzione la fiducia è l'istituto con cui un governo dà importanza a un provvedimento stabilendo che è fondamentale che sia approvato perché il governo continui la sua azione".

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