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Luigi Di Maio, tragico sospetto su Matteo Salvini: "Passato il limite". Così la Lega fa saltare il M5s?

Giulio Bucchi
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"Ha passato il limite". Fonti interne al M5s riferiscono di un Luigi Di Maio furioso con Giancarlo Giorgetti e con la Lega. Le parole del numero due di Matteo Salvini sul reddito di cittadinanza ("Piace all'Italia che non ci piace") sono state interpretate come una bomba sull'alleanza di governo, destinate a pesare molto nei prossimi giorni. Secondo il leader grillino, il sottosegretario leghista "ha spaccato il Paese tra ricchi e poveri, tra Nord e Sud", il suo è stato "un attacco agli italiani, soprattutto quelli che hanno maggiori difficoltà". Leggi anche: Tragica retromarcia grillina sul reddito di cittadinanza. Cosa devi avere per chiederlo Il retroscena del Corriere della Sera si arricchisce dal sospetto "che si fa largo tra i parlamentari più vicini al ministro del Lavoro". L'uscita di Giorgetti sarebbe frutto di "una tattica ormai collaudata. Un modo per distogliere l'attenzione dell' opinione pubblica dalle pensioni d'oro", misura considerata da Di Maio un colpaccio elettorale, "molto popolare e attesa" anche se dall'impatto trascurabile sul piano dei conti pubblici. Ma il leader dei 5 Stelle, sempre più in difficoltà nella difesa del reddito di cittadinanza, ha una incrollabile fede: "Ogni volta che noi stiamo per incassare un successo, Salvini o Giorgetti la sparano grossa su un altro fronte. Hanno fatto così anche con gli inceneritori, per coprire la prescrizione". 

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