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Giancarlo Giorgetti, gli incontri riservatissimi: "Tranquilli, decide la Lega", cosa non dicono sulla manovra

Giulio Bucchi
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Un invito alla calma, perché alla fine si farà come dice la Lega. A rassicurare i grandi fondi d'investimento internazionali (BlackRock, Pimco, Norges bank, fondi di Dubai, di Singapore, cinesi e sauditi che detengono grandi fette del debito pubblico italiano) sono Giancarlo Giorgetti e i suoi uomini, perché il timore malcelato dei leghisti è un'impennata dello spread a seguito dell'approvazione della legge di bilancio. Leggi anche: "Ha passato il limite". Di Maio, la crisi di nervi: il bruttissimo sospetto su Giorgetti Il retroscena, pesantissimo, è della Stampa secondo cui Giorgetti sta giocando una partita in solitaria rispetto a Luigi Di Maio (e forse anche a Matteo Salvini, sospetta il quotidiano torinese) per offrire tutte le rassicurazioni del caso ai grandi investitori della finanza internazionale. La riduzione del deficit dal 2,4 al 2% concordata con la Commissione Ue va in questa direzione, e nel corso di incontri tra i leghisti e gli investitori (negati da Giorgetti) sarebbe stata avanzata una ulteriore ipotesi, quella di un "deficit effettivo ancora più basso, intorno all'1,8 per cento". Questo, spiega la Stampa, "perché la platea di persone che accederà al reddito di cittadinanza e a quota 100 sarà inferiore alle stime attuali del governo", che restano alte per "senso di responsabilità".

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