Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ribaltone M5S: "Accordo pronto, come si divideranno il potere"
Una coabitazione difficile, quella tra Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, e che porterà a una inevitabile staffetta dentro al Movimento 5 Stelle. Un retroscena di Dagospia disegna la nuova geografia politica grillina alla vigilia del messaggio di fine anno affidato ai due "gemelli" pentastellati per la notte di San Silvestro, ma soprattutto pochi giorni prima dell'accordo "nero su bianco" con cui Dibba e Gigino si ritaglieranno due ruoli complementari in vista delle delicatissime elezioni europee del maggio 2019. Leggi anche: "Così farà fallire Di Maio". La voce sconvolgente su Di Battista Di Maio, scrive Dago, sarà di fatto il frontman istituzionale dei 5 Stelle, l'uomo di governo chiamato a sciogliere i nodi delle candidature ("meglio se per scelta diretta, evitando le tradizionali selezioni online", suggerisce Marco Antonellis per Dagospia) e a comunicare le "imprese" di governo. Insomma, compito arduo. Andrà meglio a Di Battista, considerato da tutti i grillini il "nuovo Beppe Grillo". Proprio come il fondatore, l'ex deputato tornato di fresco dal suo viaggio (retribuito) in Cento America dovrà arringare le folle, scendere in piazza, fare caciara, inventare slogan e distrarre, se necessario, l'opinione pubblica M5s. Dettare l'agenda, insomma, proprio come fa Matteo Salvini di cui è ritenuto l'alter ego. Sarà l'uomo-immagine. il campione spirituale e l'acchiappavoti dei 5 Stelle nella campagna elettorale per le europee. Di fatto, il nuovo leader investito del mandato popolare. In attesa che i tempi siano maturi per il passaggio di consegne politico con il "fratello" Di Maio, si affilano i coltelli come da migliore tradizione.