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Manovra, l'irritazione di Mattarella: a rischio il decretone con Quota 100 e Reddito di cittadinanza

Matteo Legnani
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La "bacchettata" è quasi certa, anche perchè invocata da tutta l'opposizione. Nel consueto discorso del 31 dicembre, il capo dello Stato Sergio Mattarella lancerà un richiamo alle forze di governo perchè non si ripeta più l'iter legislativo della manovra, che ha visto di fatto il Parlamento semplice spettatore di qualcosa deciso altrove e sottoposto al voto del Senato senza nemmeno conoscere a fondo il contenuto del maxi-emendamento. Una irritazione, quella del Quirinale per lo spettacolo indegno che Palazzo Madama e il governo hanno dato in quelle febbrili ore pre-natalizie, che potrebbe avere ripercussioni sul "decretone" annunciato per gennaio, nel quale saranno inclusi Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Lega e M5S paiono aver optato per un unico documento, al fine di evitare eventuali scontri su quale dei due provvedimenti dovesse essere presentato per primo. Ma è chiaro che i riflettori del Quirinale saranno più che accesi sia sui contenuti del documenti, sia sui tempi e sui modi in cui il documento sarà presentato alle Camere. Toppare un'altra volta significherebbe correre il rischio di non avere la firma di Mattarella. Leggi anche: Manovra, se non la approvassero in tempo? Lo scenario: addio Luigi Di Maio

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