Alessandro Di Battista, l'ultima umiliazione per il grillino: come lo chiama Dagospia
Si parla, anche su Dagospia, del ritorno in Italia di Alessandro Di Battista, l'arrogante grillino, un tizio con la bava alla bocca per definizione, ed espressione del M5s duro e puro, quello delle origini, contro tutti e contro tutto. Un rientro politico pesantissimo e dalle mille implicazioni, per il M5s e per Luigi Di Maio (i due saranno protagonisti di un discorso di Capodanno buono soltanto per farvi andare di traverso il cenone). Ma, si diceva, le implicazioni. Come vi abbiamo più volte spiegato, Di Maio spera che con Dibba in Italia il M5s riesca a recuperare parte di quei voti "movimentisti" evaporati in questi mesi di governo e compromesso con la Lega (già, Matteo Salvini questi qui se li sta mangiando). Ma lo stesso Di Maio sa benissimo di correre un grosso pericolo: Di Battista, infatti, potrebbe ulteriormente minare i già precari rapporti nella maggioranza con la Lega; lui e Salvini, infatti, non si piacciono affatto. Dunque, il ritorno potrebbe creare più problemi che altro, a Di Maio. E all'inizio dell'articolo vi davamo conto del fatto che "anche su Dagospia" si parlava di questa vicenda. E lo si faceva solo per darvi conto del soprannome con cui Dago ha appena ribattezzato l'improbabile Di Battista, ovvero "Che Guevara di Roma Nord". Dibba colpito e affondato, per l'ennesima volta. Leggi anche: La grillina lo insulta? Feltri la incenerisce così